The Brutalist, il film

 

Nakagin Capsule Tower (edificio residenziale). Architetto: Kishō Kurokawa, 1970-1972. Tokyo, Giappone. (ph credit Stefano Perego)

 

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, dal prossimo gennaio approderà nelle sale cinematografiche la pellicola "The Brutalist". Ispirato dal libro di Jean Louis Cohen Architecture in Uniform, il film è un viaggio tra gli elementi che fanno dell'architettura un'opera di design e connessione di relazione umane e sociali. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, narra la vita di un architetto "scampato" alle macerie belliche a cui viene commissionata un'opera che lo stesso progetterà secondo lo stile Brutalista. Realizzando che la scelta estetica è concretamente una repercussione dei traumi e delle brutture dell'evento bellico.

Il film, per come riportato dalle riviste di settore, è un susseguirsi di immagini che celebrano l'architettura narrando gli eventi storici alla di cui luce.

Il libro al quale il film si ispira,  Architecture in Uniform. Designing and Building for the Second World War, traccia una linea di analisi che riguarda l'architettura di diversi Paesi, compresa quella di area vasta, maturata durante la Seconda Guerra Mondiale. Includendo altresì costruzioni come Birkenau. Il volume, pubblicato nel 2011, oggetto di una importante esposizione presso il Canadian Centre for Architecture di Montreal, mostra adattata e presentata anche al Maxxi di Roma, conclude con una tesi di lineare logicità l'analisi del susseguirsi di costruzioni brutaliste; le architetture in uniforme ed uniformanti. 

Gli sforzi bellici avevano sottratto forza vitale al processo di invenzione e creazione di nuovi stili architettonici, soprattutto all'interno delle Università, carenza che alla fine della Prima Guerra Mondiale era stata tamponata dalla Staatliches Bauhaus. Le nuove lacune del progresso avevano portato all'appiattimento brutale di un concrete world talvota inespressivo.

The Brutalist diretto da Brady Corbet esce nelle sale italiane a partire dal 23 gennaio 2025.

Milano, Torre Velasca, uno degli esempi di architettura brutalista in Italia.
 

 

Stefania Rachiele

 

 



 


 


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