Condizionamenti e Consumo



I bias cognitivi rappresentano una sorta di scorciatoia di ragionamento in cui una realtà soggettiva, elaborata sulla base di  convenzioni o abitudini, crea un modello di riferimento parziale. I bias cognitivi possono considerarsi come distorsioni sistematiche del modo di elaborare le informazioni e prendere le conseguenti decisioni. Queste prospettive di ragionamento, di cui non sempre si ha consapevolezza, influenzano il giudizio razionale e portano a decisioni non sempre favorevoli. In altre parole, e nel contesto specifico del consumo, questi pregiudizi possono indurci a comportarci in modo irrazionale, prendendo decisioni di acquisto che non sono necessariamente in linea con i nostri interessi.

La promozione di beni e servizi attraverso contesti patinati ed immagini accattivanti; ovvero attraverso l'impiego di individui che rappresentano il coronamento dei piccoli obiettivi umani quali: la magrezza, la bellezza, il successo lavorativo; può considerarsi uno dei mezzi di induzione al bias cognitivo nel consumo.

Comportamenti molto distanti dall’economia classica, in cui l'individuo si comporta nel mercato in maniera assolutamente razionale, con uno sfondo magari marcatamente utilitaristico, però con la razionalità di scegliere e comprare quello che gli è utile. 

La manipolazione della realtà, che la fa risultare agli occhi di chi la guarda, più piana, più "liscia", priva di ostacoli, ossia "filtrata", è il modo attraverso cui il pensiero umano prende la strada del comportamento irrazionale, accrescendo negli individui la volontà di raggiungere facilmente gli obiettivi. Talvolta, è un modo di accentuare l'idea di ciò che non si ha e si dovrebbe necessariamente avere.

 

Image: Tamara de Lempicka, Young Woman in Green


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