Smart Working e Riorganizzazione Abitativa

 
 
Diverse aziende, in maniera prevalente quelle che appartengono all'area dei servizi, utilizzano sempre di più lo strumento organizzativo noto come smart working.
Questo nuovo approccio al lavoro ed alla produttività, particolarmente utilizzato dalle aziende maggiormente strutturate e di grandi dimensioni, dà un input al cambiamento delle città e della mobilità, realizzando inoltre una buona parte del processo di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. 
Gli smart workers, in Italia, sono circa 3 milioni, il 14% su una platea potenziale del 40% circa.
Il lavoro da casa permette una notevole diminuzione dell'inquinamento atmosferico, una migrazione dalle grandi città verso aree urbane più a misura d'uomo e maggiormente sostenibili. 
Da ciò ne risulta un numero considerevole di immobili nuovamente disponibili nelle grandi città, soprattutto quelli riconsegnati al mercato dalle aziende che non necessitano più di grandi numeri di uffici, nonchè una riqualificazione dei grandi hub urbani, spesso deturpati dall'eccessiva antropizzazione e dall'inquinamento acustico e atmosferico.
La curva di offerta immobiliare nelle grandi aree urbane, soprattutto per quanto concerne il mercato degli affitti dovrebbe quindi incrementarsi, e forse, se valgono ancora le leggi dell'economia, il prezzo di equilibrio spostarsi verso il basso.
 
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® Stefania Rachiele 

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