Tourism Industry. Extract from L'EBITDA consapevole. Luci, forme e colori dell'architettura alberghiera.

Nell'anno 2019 il Prodotto Interno Lordo dell'Italia risultava così composto: 2% per i due settori pesca-agricoltura-forestazione e costruzione, 20% industria, 76% servizi.
Il settore turistico-alberghiero, parte della componente servizi, pesa a livello nazionale per il 13% (indotto compreso). 
Questa cifra gli attribuisce un ruolo di volano dell'economia, con performances molto importanti, anche in rapporto ad altri Paesi. Se il turismo in sé, talvolta è considerato come una componente fluttuante, perché non di scala, non accumulabile, la parte dell'ospitalità con la componente real estate assume sicuramente un valore concettuale differente. Sì è molto spesso parlato in tempi recenti del turismo come sistema Italia, come brand nazionale. Questa operazione ha sicuramente prodotto risultati, ed è alla luce di questo sforzo importante che si potrebbero effettuare considerazioni ulteriori. 

L'Italia è infatti un territorio non omogeneo, sia che si parli di offerta dei servizi che di paesaggio. Inoltre, spesso si incorre nell'errore un po' grossolano di considerare tutti i luoghi dello Stivale come zone di pregio turistico, o almeno eno-gastronomico, o culturale. In realtà non è così, l'Italia è indubbiamente un Paese di grande ed originale bellezza, ma non tutti i luoghi del Belpaese possono essere annoverati tra i luoghi di pregio, fermo restando che ogni posto alla luce della propria peculiarità vale un viaggio. Se però, il punto è costruire un sistema turistico, allora forse possiamo fare considerazioni più accurate. Sappiamo che la Toscana è una delle regioni geografiche di maggiore pregio, le colline senesi, Firenze, il mare, il cibo, i luoghi di Dante Alighieri, la culla della nostra cultura. Sappiamo che la Lombardia è un luogo di grande bellezza paesaggistica, spesso sottomessa alla grandeur urbana meneghina, sappiamo che non ha il mare, però è bagnata da diversi laghi, che conferiscono al suo passaggio una bellezza poetica e diversi tipi di microclima, che a volte la avvicinano al Mediterraneo e altre volte la allontanano. Insomma, forse potrebbe valere un po' il discorso dei distretti produttivi, che sono quelli che hanno fatto del made in Italy il forte brand che è.

Anche le destinazioni mare formato famiglia possono essere sostenibili, così come il viaggio bespoke e l'ospitalità esperienziale.
Per rendere vivido il senso del distopico che a volte ci accompagna, concludiamo questo capitolo con un cenno ad una magistrale opera d'arte.

 
Nel 2015 è stata aperta a Somerset vicino Bristol, in uno stabilimento balneare in disuso, un'installazione temporanea dal nome Dismaland ideata dal famoso street artist Bansky. 


(Particolari Dismaland)
 
Una sorta di parco divertimenti distopico. Un'allegoria della realtà vista dagli occhi dei 58 artisti che hanno partecipato al progetto durato 46 giorni.
 


Il termine Dismaland si rifà probabilmente alla parola Disneyland ed ai suoi parchi divertimento. Quello ideato da Banksy non è però la terra del divertimento inteso in senso convenzionale, è il luogo del lugubre, del tetro.
Al suo interno ci sono allestimenti caricaturali riprese dalla realtà e dalle fiabe, il senso è mostrare la disfunzione patologica del mondo in cui viviamo attraverso immagini e oggetti che suggeriscono significati di realtà. L'allegoria del paradosso in cui abbiamo costruito dimora è, per esempio, un castello Disney incompiuto oppure un intero paese assediato dalle forze di polizia.
Il Dismaland Weston Super-Mare è indubbiamente quel tipo di ragionamento artistico capace di farci inquadrare la prospettiva.
 
Durante i 46 giorni di performance le guide del parco hanno accolto i visitatori con un atteggiamento depresso e scortese come da protocollo richiesto dagli organizzatori. L'installazione, che verosimilmente è una delle più grandi espressioni artistiche di critica all'establishment, al potere ed al consumismo, si è conclusa con il concerto di artisti quali Damon Albarn.  
 




Come si legge sul sito web dismaland.co.uk, dove è possibile visionare diversi scatti dell'opera, tutte le strutture ed i materiali utilizzati nel "bemusement park" sono stati riciclati e utilizzati per i ricoveri dei bisognosi o senzatetto, le parti più tecniche riutilizzate dalla Virgin.



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® Stefania Rachiele   

 

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