Catene alberghiere a confronto, Four Seasons H&R. Extract from: L'EBITDA consapevole. Luci, forme e colori dell'architettura alberghiera.

 3.  Catene alberghiere a confronto


In questo capitolo verranno messe a confronto quattro importanti aziende alberghiere contemporaneamente diverse tra di loro ma legate da significativi elementi di comunanza. [...]

2. Four Seasons Hotels and Resorts


Il secondo hospitality brand considerato rappresenta una delle catene segmento luxury più apprezzate e conosciute. Una biografia aziendale legata alla città di Toronto ed ad una storia di immigrazione e pragmatismo.

<<There was no vision, there was no grand dream>> queste le parole del fondatore Isidore Shepard a proposito della prima apertura Four Seasons avvenuta nel 1961 in una delle zone degradate di downtown. Un'area un po' slum, un po' già post industriale, in un momento in cui gli stabilimenti industriali venivano progressivamente trasferiti verso la cintura urbana.



Il Four Seasons Motor Hotel, Toronto downtown core, area di prostituzione e discreto degrado, 126 camere, costo totale $ 1,5 millions, cifra negata dagli istituti bancari e recuperata grazie ad investitori privati. 

La ragione per la quale l'analisi del Four Seasons si dimostra così interessante per questa trattazione dipende dallo spirito pionieristico di Mister Shepard, che incurante dello scetticismo derivante dalla scelta del luogo scommette su un progetto architettonico verosimilmente da lui stesso immaginato come ex studente della Ryerson e commissionato all'architetto Peter Dickinson, una di quelle personalità che ha dato l'immagine architettonica all'East Side di Toronto. Lo stile casual ma upscale, un giardino a corte, quindi interno alla struttura, che fa da contorno ad una piscina all'interno di un contesto urbano dissonante, ben lungi dall'attuale gentrificazione, diviene un concept alberghiero che fa centro. 


La società di broadcast torontiana lo sceglie come seconda casa. Siamo nel 1961 e la vibrante metropoli multiculturale è un work in progress, una tela su cui le diverse comunità dipingono parti di un organismo città che si dispiega tra l'ordine e la commistione. Dickinson prese alcuni elementi tipici dei motels e ne rifuggì altri, quali, ad esempio, le ormai iconiche insegne a neon. Il concetto di motel si era evoluto, avevo cambiato sintassi, non era più uno spazio cubico collocato in area suburbana, era diventato un concept di nuova ospitalità, capace di accogliere tanto ospiti di passaggio in città, tanto le famiglie torontiane nelle giornate domenicali. 

Il Four Seasons Motor Hotel, collocato tra Jarvis St. e Carlton St., area massicciamente abitata da immigrati provenienti dall'Est Europa, diviene un'oasi dentro la città dove trascorrere le domeniche pomeriggio facendo un bagno in piscina. Dal primo motel è passato molto tempo, la Four Seasons Hotels and Resorts di oggi è una compagnia che opera a livello globale con Bill Gates ed il principe saudita Al-Waleed bin Talal come soci di maggioranza. La scelta aziendale si è indirizzata sul management, quindi nessuno degli oltre cento hotels a marchio Four Seasons presenti nei cinque continenti è di proprietà della compagnia, tutti sono invece gestiti dal know-how di un'azienda che ha fatto dell'integrità e della correttezza nei confronti dei lavoratori e dei fornitori il proprio vessillo.

Risulta chiaro che il contributo del brand Four Seasons all'interno di questa trattazione sia molto legato al ruolo che la compagnia ha avuto nell'evoluzione di un concept alberghiero passando attraverso un grande progetto architettonico, che proprio a causa della sua ampiezza ha influenzato parti di città e quindi del suo disegno. Il motor hotel, infatti, si evolverà ed a questa esperienza se ne accoderanno di altre, almeno fino agli inizi degli anni 70.

Per quel che concerne il design interno degli alberghi del marchio, è chiaro che probabilmente la funzione di management possa restringere il campo d'azione, è altresì vero che le strutture Four Seasons comunicano una brand Identity, attraverso arredi e colori, molto forte. Linearità e pulizia sono le cifre del marchio, colori neutri, in alcune strutture utilizzo del bianco in abbinamento al marrone scuro, ampio utilizzo di luce naturale attraverso le floor-to-ceiling windows


(Dallas at la Collinas Resort and Club)

Il dialogo con l'ambiente circostante assume un valore, molto visibile soprattutto negli hotels calati nell'atmosfera da provincia americana, due fra tutti: l'urban resort Dallas at la Collinas Resort and Club, un resort con golf court e spa, collocato nell'audacia tipica texana ad una ragionevole distanza dalla moderna Dallas. Altro esempio è il Napa Valley, apertura prevista fine 2020. Un wine resort dove indugiare tra trattamenti spa ed il servizio su misura targato Four Seasons, circondati da un'assolata cornice californiana. 

È arduo fare una trattazione sui concepts alberghieri senza passare da Las Vegas, uno dei punti cardinali dell'hospitality industry a livello globale. Be', il Four Seasons Las Vegas è una straordinaria opportunità per ammirare una non gaming oasis, perfettamente calata nel glitter patinato della città ludica per eccellenza. 



Stanze elegantemente arredate, grande attenzione all'offerta culinaria, a pochi passi dalla Mandala Bay Resort and Casino, le sue finestre floor-to-ceiling garantiscono una strip view sulla città assolutamente luxury experience.

Questo brand ci permette altresì di analizzare alcuni hotels localizzati in Centro e Sud America.

Il Four Seasons Hotel di Bogotà, un urban retreat nella cosmopolita capitale colombiana. 



I colori caldi della terra, assolutamente rappresentativi di un Paese caldo e naturale come la Colombia, sono i lineamenti di un arredo classy e molto chic. La luce naturale, sempre protagonista, entra dalle generose aperture che danno sulla Zona Rosa, a breve distanza dallo shopping district cittadino.

Il Four Seasons Hotel Buenos Aires è, probabilmente, uno degli alberghi più belli della collezione. Eleganza coloniale degli anni '20, architettura europa che si mixa perfettamente con l'eleganza del quartiere Recoleta. 

Anche qui generose aperture, luce naturale, interni che richiamano i cromatismi esterni, i marmi dei bagni, tutto è sapientemente miscelato per dare a questo Four Season un aspetto strepitosamente luminoso. 

Lo stile esterno, chiaro richiamo all'architettura parigina di inizio secolo scorso, un eclettismo raffinato che rende questo albergo un tassello top of the range.

Il Four Seasons Mexico City, elegante riuso del patrimonio architettonico tradizionale, mostra l'eleganza delle linee pulite all'interno di una hacienda messicana. 


(Mexico City)


Il tassello brasiliano di San Paolo, colori caldi, saturi, disegnano linee di eleganza per diventare ciò che il Brasile è secondo Four Seasons.

Questa analisi è partita da Toronto e lì finisce, con un piccolissimo passaggio su quello che la compagnia è oggi nella città in cui batte il cuore del suo quartier generale. 



Collocato nel raffinato quartiere di Yorkville, l'hotel torontiano è un tripudio di glamour color crema così perfettamente in linea con una delle zone di ispirazione europea più vibranti e cool del Nordamerica. 



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® Stefania Rachiele

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